La 25ª tappa del Sentiero Italia CAI si snoda per circa 18,3 km, con un dislivello in salita di 500 metri, collegando l’abitato di Armungia all’area di Su Niu ‘e S’Achili, nel territorio di San Nicolò Gerrei. L’itinerario attraversa paesaggi collinari e boschivi ricchi di lecci, passando per antiche infrastrutture minerarie e tracce di vita comunitaria, e coinvolge i territori di Armungia, Villasalto e San Nicolò Gerrei.
Fin dai primi metri, il sentiero racconta la storia del lavoro minerario e delle pratiche religiose legate al territorio, offrendo al camminatore una varietà di contesti naturali e culturali da esplorare.
Il sentiero dei minatori
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Subito dopo la partenza da Armungia, il tracciato segue il vecchio sentiero dei minatori, anticamente utilizzato per raggiungere la Miniera di Su Suergiu, nel territorio di Villasalto. Questo cammino rappresentava un collegamento fondamentale tra il paese e il sito estrattivo, ed è stato percorso per decenni da lavoratori e famiglie locali.
Dopo poche centinaia di metri, si incontrano i resti di una fornace per la cottura delle tegole, utilizzate in passato per le abitazioni dell’abitato.
La miniera di Su Suergiu e l’archeologia industriale
Il percorso prosegue verso Su Suergiu, un tempo principale sito minerario del territorio, destinato all’estrazione e lavorazione dell’antimonio tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. L’area conserva le strutture della fonderia e degli impianti di estrazione, oggi avvolti da un bosco di querce da sughero.
Nel borgo della miniera, il vecchio edificio della direzione ospita attualmente il Museo minerario dell’archeologia industriale, che documenta la storia del lavoro e dell’industria estrattiva della zona.
I pellegrinaggi verso Villasalto
Il sentiero era utilizzato anche dai pellegrini provenienti dall’Ogliastra, diretti a Villasalto in occasione delle celebrazioni per Santa Barbara, patrona dei minatori. Armungia rappresentava una tappa intermedia, dove i pellegrini si fermavano per la notte prima di ripartire all’alba.
Questa funzione religiosa del sentiero aggiunge un ulteriore livello di lettura al tracciato, che intreccia memoria del lavoro, spiritualità e paesaggio.
Arrivo a Su Niu ‘e S’Achili
L’itinerario si conclude nell’area boschiva di Su Niu ‘e S’Achili, un’area immersa nei lecci e oggi sede di un agriturismo. Questo spazio naturale rappresenta un punto di sosta e di connessione con le successive tappe del Sentiero Italia, offrendo al visitatore un ambiente tranquillo e accessibile per il ristoro.